La tensione in Val di Susa si intensifica in attesa del G7
Nel cuore della notte tra venerdì e sabato, la Val di Susa è stata teatro di un nuovo capitolo della lunga storia di proteste legate al progetto dell’Alta Velocità. Gli attivisti No Tav hanno organizzato un raduno presso i cancelli del cantiere a Chiomonte, dando vita a momenti di forte tensione. Un gruppo di manifestanti è riuscito ad avvicinarsi alle recinzioni, eseguendo una sonora battitura, mentre altri hanno forzato uno dei jersey che delimitano il percorso gallo romano, segno della loro determinazione a opporsi al progetto.
La risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere, con l’impiego di decine di lacrimogeni per disperdere i gruppi di manifestanti. Nonostante il clima di tensione, non si sono registrati incidenti gravi. Questo episodio si inserisce in un contesto di sicurezza rafforzata, in vista della riunione dei ministri del G7 prevista a Torino, evento che ha catalizzato l’attenzione sia delle autorità sia dei movimenti di protesta.
Un dispositivo di sicurezza senza precedenti per il G7 a Torino
La prefettura ha predisposto un imponente dispositivo di sicurezza per gestire l’evento, con centinaia tra carabinieri, poliziotti, finanzieri e vigili del fuoco impegnati a garantire l’ordine pubblico. L’obiettivo è prevenire qualsiasi forma di disordine in concomitanza con l’arrivo delle delegazioni internazionali, alcune delle quali hanno già raggiunto la città.
Nonostante la decisione di non istituire una zona rossa, le aree limitrofe agli alberghi che ospiteranno i delegati saranno sottoposte a chiusure ‘a soffietto’, consentendo l’accesso solo pedonale previo superamento di controlli a campione. Queste misure testimoniano la volontà delle autorità di bilanciare le esigenze di sicurezza con la minima intrusione nella quotidianità dei cittadini torinesi.
La giornata di domenica: una mobilitazione ampia e variegata
La giornata di domenica vedrà il culmine della mobilitazione con un grande corteo popolare a Venaria, che promette di raccogliere le diverse anime della protesta. Dalle associazioni ambientaliste agli esponenti dei centri sociali, il corteo si annuncia come un momento di forte espressione popolare, con una partenza fissata per le 14 dal parco Galileo Galilei.
La scelta di un percorso concordato tra organizzatori e autorità riflette la volontà di garantire lo svolgimento pacifico delle manifestazioni, pur nel contesto di una protesta che si annuncia ampia e sentita. La mobilitazione contro il G7 e i progetti di Alta Velocità si inserisce in un più ampio dibattito sullo sviluppo sostenibile e sul rispetto dell’ambiente, temi che vedono una crescente sensibilizzazione a livello globale.
Il significato della protesta No Tav in un contesto globale
La resistenza al progetto dell’Alta Velocità in Val di Susa non è solo una questione locale, ma si inserisce in un contesto di dibattito globale sullo sviluppo delle infrastrutture e sul loro impatto ambientale. Il movimento No Tav, con la sua lunga storia di attivismo, rappresenta una voce critica nei confronti di un modello di sviluppo che, secondo gli attivisti, non tiene sufficientemente conto delle conseguenze ecologiche e sociali.
La convergenza delle proteste in occasione del G7 a Torino evidenzia come queste tematiche siano diventate centrali nel dibattito pubblico, coinvolgendo non solo le comunità locali ma anche movimenti e associazioni a livello internazionale. La presenza di ministri e delegazioni da tutto il mondo offre un’occasione unica per portare all’attenzione globale le istanze e le preoccupazioni legate a progetti di grande impatto come quello dell’Alta Velocità.
Il raduno e le manifestazioni previste nei giorni del G7 rappresentano quindi non solo un momento di opposizione locale, ma anche un’opportunità per sollevare questioni di rilevanza globale, sottolineando l’importanza di un approccio più sostenibile e consapevole allo sviluppo infrastrutturale. La mobilitazione in Val di Susa e a Torino diventa così espressione di un più ampio movimento che chiede un cambiamento nel modo in cui vengono concepiti e realizzati i grandi progetti di sviluppo.